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di
La luna se ne stava là, al buio, in mezzo a tutte quelle stelle lucenti. A volte
diventava triste e se ne andava a fare un giretto attorno alla terra; vedeva il mare
azzurro, le montagne, il verde delle colline, le nuvole, i ghiacci. E tra sé diceva:
"Che bello se potessi anchio essere un pianeta o una stella... Invece non sono
niente, non servo a niente, non riesco nemmeno ad illuminare le notti sulla terra".
Passarono gli anni. Migliaia di anni. Milioni di anni.
Un giorno la luna si sentì stanca e decise di non fare il solito giro. Ad un certo punto
vide spuntare dietro la terra il sole. "Che meraviglia, avevo tanto sentito parlare
di lui, ma non lavevo mai visto" e si mise a piangere dalla felicità. Il sole
allora si commosse e la prese sotto i suoi lunghi e caldi raggi. Labbracciò, la
illuminò come se fosse una vera stella. La luna si sentì rinascere, tanti anni al freddo
e al buio, e ora finalmente anche lei brillava. Il sole vedendo la piccolina così felice
se ne innamorò. Purtroppo non potevano avvicinarsi luno allaltra; non
riuscivano, perché la terra era sempre tra i piedi. Così un giorno la luna si affrettò
a far il suo giro e si incontrò finalmente con il suo sposo. Ma tutto non durò che un
attimo. Ancora oggi, durante le eclissi, i due si incontrano, si baciano e poi si lasciano
per guardarsi solo da lontano per altri 30 o 40 anni.
(Tratta da "Il Giornalino - Primo Conto" della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza)