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L'ORSETTO DI PELUCHE

di

Marvi


Da qualche giorno tutti correvano di qua e di là, indaffarati nel preparare valigie. Si avvicinava, infatti, il giorno della partenza.
Anche io ero contenta di partire, questa volta. Pensa: stavo per andare in America a trovare Alex, il mio cuginetto! Avrei trascorso gran parte delle vacanze con lui!
Non vedevo l'ora di riabbracciarlo. Non vedevo l'ora di giocare di nuovo con lui, di scoprire com'è la sua cameretta, e soprattutto… di conoscere la sua capretta!
Alex mi aveva raccontato di quando il nonno gliel'aveva portata e di quanto quella capretta era simpatica e affettuosa e intelligente…
Bene! Finalmente era arrivata l'occasione per conoscerla e per fare amicizia anche con lei.

Nonostante la gioia della partenza e l'attesa di quell'incontro, la frenesia dei grandi che correvano di qua e di là senza curarsi di me, mi aveva fatta arrabbiare. Così quando arrivò il momento di vestirmi, feci la sostenuta e… un po' di capricci…
Ma la mia mamma capisce tutto!
Comprese che mi ero sentita trascurata. Mi abbracciò forte, mi diede due di quei suoi baci "schioccanti" sulle guance e mi fece uno dei suoi bei sorrisi, mentre mi spiegava che, se non avessimo rispettato i tempi, avremmo perso l'aereo! E se avessimo perso l'aereo, "addio vacanze in America"…
Quando faceva così non sapevo resisterle… Ricambiai il suo abbraccio e i suoi baci, e feci tutto quel che mi diceva di fare senza più fiatare.

Partimmo.
Il viaggio era lunghissimo. L'aeroporto era affollato. Le file per depositare i bagagli e per prendere il biglietto erano interminabili. Che fatica…
Ma finalmente fummo sull'aereo.
Sinceramente mi sembrava di essere su una corriera. Niente di nuovo.
Finché non guardai dal finestrino: … una veduta da togliere il fiato! Le case si allontanavano e diventavano sempre più piccole, il panorama si allargava, le montagne sfilavano sotto di noi,...

Ad un certo punto superammo le nuvole: uno spettacolo emozionante! Sembrava che scivolassimo sopra un soffice tappeto candido. Anzi un tappeto di panna montata, invitante e morbido…
"Ecco dove vivono gli angioletti!" esclamai!
Dovevo mostrare quello spettacolo stupendo anche al mio orsetto di peluche. Chiesi alla mamma di prenderlo: doveva essere nel borsone.
Ma… no!… non c'era! La mamma non lo aveva portato! Ma come aveva potuto dimenticarlo!
Ero arrabbiatissima! E tanto triste! Quanto mi mancava il mio orsetto, il suo profumo, il suo pelo morbido… Scoppiai a piangere!

Tutti intorno mi guardavano con occhi severi: i miei singhiozzi disturbavano, i miei capricci annoiavano…
La mamma allora mi prese tra le sue braccia e mi disse:
"Lo so che sei triste, perché ti manca il tuo orsetto. Purtroppo è successo: mi sono dimenticata di portarlo con noi. Non sai quanto mi dispiace. Questa volta devi proprio perdonarmi! Se mi aiuterai, vedrai che faremo in modo che non succeda mai più!"
Quanto era avvilita la mia mamma!
Dovevo proprio fare qualcosa per non rattristarla ancora di più. Le dissi allora: "E' proprio un peccato, mammina, che il mio orsetto non sia qui con noi. Gli sarebbe piaciuto molto vedere dove vivono gli angioletti. Pazienza: appena torneremo a casa, gli racconteremo per filo e per segno tutto quel che abbiamo visto, così sarà come se fosse stato qui con noi."
La mamma annuì, mi sorrise e mi strinse forte… e io…mi addormentai tra le sue braccia.


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