Ritorna alla pagina principale



ELY E LA PASTA E PISELLI

di

Loredana Limone

 

C’era una volta una bambina di nome Ely che all’epoca della nostra storia aveva sette o otto anni. Ely era molto dolce ed intelligente, era simpatica e coccolona ed aveva un bellissimo paio di occhi azzurri. La sua mamma era orgogliosa di lei perché era pure brava a scuola, amava la lettura e faceva dei disegni così fantastici che tutti sostenevano che da grande sarebbe diventata una pittrice famosa.
Ely aveva, però, anche due difetti: era disordinata e faceva i capricci per mangiare. Per quanto riguardava il disordine, la mamma, sebbene le dicesse sempre: “Ely, questa è l’ultima volta che metto a posto le tue cose, la prossima volta le butterò via”, rimetteva sempre tutto in ordine sperando che crescendo la sua bambina sarebbe diventata più ordinata. Per quanto riguardava il mangiare, invece, Ely era un vero strazio. Non c’era niente che le piacesse ad eccezione di patatine, cioccolato, focaccia e merendine varie, per cui ogni volta che si sedeva a tavola faceva i capricci. La mamma cercava sempre di essere accomodante e di presentarle i cibi nel modo più appetitoso possibile, ma Ely era proprio ostinata.
Così una sera, veramente stufa della situazione, la mamma decise di punirla ben bene e.... vediamo cosa accadde.

“E’ pronto!” gridò la mamma dalla cucina e subito il papà, Ely ed Eric, suo fratello maggiore, andarono a tavola. Nell’aria c’era un invitante profumino.
“Che fame!” esclamò Eric che al contrario della sorella mangiava di tutto di più.
“Cosa c’è di buono?” domandò il papà.
“Pasta e piselli.” rispose la mamma e portò in tavola i piatti caldi.
Ely impallidì! Pasta e piselli! Ma la pasta e piselli era un cibo veramente … veramente orrendo, aveva un saporaccio e non si riusciva nemmeno ad ingoiarla.
La mamma si sedette ed iniziò a mangiare. Anche Eric ed il papà iniziarono a mangiare. Solo Ely non mangiava e fissava il piatto.
“Non mangi, Ely?” domandò Eric mentre si riempiva la bocca.
“Non posso!”
“Perché?”
“Perché la pasta e piselli ha un saporaccio e a me non piace proprio … Mamma, potrei avere qualcos’altro per favore?”
“Cosa vorresti” le domandò la mamma.
“Non so …”
“Un sacchetto di patatine?”
“Oh, sì, grazie.”
“Potai avere qualche patatina quando avrai mangiato tutta la tua pasta e piselli!”
“Ma io non posso proprio mangiarla! Davvero!”
“Ma se non l’hai nemmeno assaggiata!” esclamò Eric.
“Provala!” la esortò il papà.
Ely mise un piccolo pisello in bocca. “E’ orrendo! E’ così cattivo che non riesco nemmeno a masticarlo!”
“Oh, insomma! Ogni sera è la stessa storia!” esclamò il papà molto stufo.
“Non importa, Ely. Lasciala lì.” disse la mamma. E poi, alzando sulla bimba uno sguardo gelido, aggiunse: “Ora va’ in camera tua e restaci. Ti permetterò di usci solo quando deciderai di venire a mangiare questa pasta e piselli!”
Lo sguardo di ghiaccio della mamma colpì Ely più di un violento ceffone ed ella, senza aggiungere una parola, andò a rinchiudersi nella sua cameretta. Quando ebbero finito la cena, la mamma sparecchiò lasciando l’intatto piatto di Ely sul tavolo. Poi uscì dalla cucina ed andò sul divano per guardare la TV con il papà.
Intanto ad Ely era venuta una fame da lupo, ma mai e poi mai avrebbe mangiato la pasta e piselli. Eric, che conosceva bene la sorella e che sapeva quanto fosse testarda, andò in cucina per prenderle qualcosa da mangiare e portargliela di nascosto, ma … amara sorpresa! Dai mobili di cucina era sparito tutto il cibo: le merendine, i biscotti, il pancarrè e persino i succhi di frutta non c’erano più. E il frigo? Semivuoto. C’erano dentro solo uova, verdura, un pollo crudo e qualche bottiglia di vino: nemmeno un formaggino!
Eric desiderava tanto aiutare la sorella e domandò alla mamma dove fossero le mele che solitamente erano in un portafrutta sul tavolo di cucina.
“Vuoi una mela?” gli chiese la mamma.
“Sì, grazie! Ho ancora un piccolo posticino vuoto nello stomaco.” rispose Eric.
“Aspettami qui.” disse la mamma ed andò a prendere una mela in un nascondiglio segreto che Eric non riuscì ad identificare.
“Ecco, tieni.”
“Grazie, mamma.” disse Eric e fece per andare nella cameretta che divideva con Ely.
“Eric” la mamma lo fermò prendendolo per un braccio “la mela che hai voluto devi mangiarla qui, ora, davanti a me.”
“Ma io…”
“Ma tu cosa? O forse non era per te?”
“Sì, sì, certo che era per me.” disse Eric a cui non piaceva apparire bugiardo.
Così Eric fu costretto a mangiare quella mela di cui non aveva proprio voglia. Poi andò da Ely e le raccontò quanto era accaduto. Ely iniziò a piangere dalla fame.
“Ma vai a mangiare la pasta e piselli, se hai fame!”
“No, non posso proprio!”
“Aspetta! Mi sono ricordato una cosa!”
“Cosa?” domandò Ely speranzosa.
“Stamattina a scuola non ho fatto merenda, perciò nello zaino ho ancora la fetta di torta che mi aveva dato la mamma.”
“Che bello!” esclamò Ely pensando alle abbondanti porzioni che la mamma faceva per Eric.
“Ma dov’è il mio zaino?”
“Già, dov’è?”
“Accidenti, l’ho lasciato nell’ingresso!”
“Sei il solito disordinato!”
“Io? Senti chi parla!”
“Per favore, va’ a prenderlo.” supplicò Ely.
“Va beeene.” disse Eric, uscì dalla camera ed andò a prendere lo zaino che giaceva in un angolo dell’ingresso.
“Oh, bravo Eric!” disse la mamma vedendolo passare con lo zaino “Vieni, vieni che controlliamo i compiti.”
“Oh, no! L’ho già fatto con la nonna!” pensò Eric, ma, non avendo il coraggio di protestare, porse lo zaino alla mamma.
La mamma lo aprì, tirò fuori libri e quaderni ed infine trovò la fetta di torta.
“Non hai fatto merenda stamattina a scuola?”
“No.”
“Bene, sarà contento il papà che ne va matto.”
E così la povera Ely non riuscì ad avere nemmeno la torta.
Intanto Eric fu costretto a ripetere tutta la lezione di storia (dodici pagine!) ed a terminare gli esercizi di grammatica che aveva intenzione di copiare dal suo compagno di banco in cambio di un favore analogo che aveva fatto a quest’ultimo la settimana precedente. E per questa cosa fu anche severamente sgridato sia dalla mamma sia dal papà.
“Accidenti alle sorelle e a chi le ha inventate!” pensò Eric che quella sera stava pagando davvero troppo ingiustamente per i capricci di Ely. Ma Eric era un ragazzo dal cuore tenero e, quando andò di nuovo in cameretta, si commosse vedendo che Ely continuava a piangere dalla fame. Così decise di aiutarla ancora sperando di non mettersi nuovamente nei pasticci.
“Facciamo una cosa, Ely! Ora vado dalla nonna e mi faccio dare qualcosa, ma non le dico che tu non hai mangiato, le dico solo che hai voglia di qualcosa di buono come lo sa fare solo lei. E poi te lo passo dalla finestra.”
“Va bene.”
“Mamma, papà,” disse Eric “vado un attimo dalla nonna. Torno subito!”
“Perché?” chiese il papà.
“Ho dimenticato lì un libro che mi serve per domani.”
Ma poiché la mamma ne sapeva sempre una più del diavolo, telefonò immediatamente alla nonna e le disse:
“Sta venendo Eric da te perché Ely ha ancora fame e vorrebbe dell’altra pasta e piselli. Per caso te ne è avanzata un po’?”
Eric ed Ely non sapevano che la mamma aveva dato la pasta e piselli anche alla nonna per farle fare cena.
“Sì, certo. Ne ho almeno una porzione. Me ne hai data così tanta. Non sono mica un maiale io! Ecco il campanello. E’ Eric che è arrivato!”
La nonna abitava nel palazzo di fronte a quello di Ely. Aprì la porta e non lasciò ad Eric nemmeno il tempo di parlare.
“Vieni, vieni, so tutto. Mi ha già telefonato! Poverina la mia bambina. Ecco qua, tieni questo. Portaglielo subito e dille di mangiare tutto. Vai, vai!”
La nonna mise un contenitore tra le mani di Eric e poi lo spinse fuori della porta. Eric, che come abbiamo già visto, non amava essere bugiardo – nemmeno per amore della sorella – fu ben contento che la nonna non gli avesse chiesto niente ed avesse parlato solo lei. “Che chiacchierona, la nonnona!” pensò. Arrivato davanti alla finestra della sua camera, porse il contenitore ad Ely che lo aspettava dietro i vetri e poi rientrò in casa dalla porta d’ingresso.
Ely, che oramai si sentiva svenire dalla fame, aprì il contenitore con avidità e … scherzo del destino! … trovò della pasta e piselli uguale a quella che aveva rifiutato di mangiare prima a tavola. In quel momento Eric entrò in cameretta e vide la pasta e piselli, guardò la sorella e disse: “Vado a prenderti una forchetta.”
Ely, non avendo proprio altra scelta, iniziò a mangiare la pasta e piselli e, SORPRESA DELLE SORPRESE, le piacque così tanto che la divorò tutta e poi andò in cucina e mangiò anche l’altro piatto che ancora l’attendeva.

E’ passato un po’ di tempo da quel giorno, Ely è cresciuta, non fa più i capricci per mangiare ed è anche diventata un poco più ordinata. Qualche giorno fa è stato il suo compleanno e la mamma le ha chiesto cosa voleva che le cucinasse. Provate ad indovinare la risposta di Ely! “Il mio piatto preferito, mamma: la pasta e piselli.”


Ritorna alle favole di Loredana Limone

Ritorna alla pagina principale