Ritorna alla pagina principale



LA LUCCIOLA TINA

di

Rosalia

 

Una notte, la lucciola Tina vede una stella nel cielo nero, e crede che sia una lucciola come lei, allora dice alla stella: "Ciao amica, perchè non vieni a giocare con me?".
La stellina non risponde e Tina si arrabbia: "Perchè non rispondi, non sai parlare?"; così dicendo, vola sempre più in alto, avvicinandosi alla stellina.
Adesso Tina si trova molto in alto e lì fa freddo, ed è così che decide di tornare dalla sua mamma.

La mamma, che la sta aspettando per la cena, è un po’ preoccupata poiché la sua lucciolina è in ritardo, Tina non si è accorta che seguendo quel puntino luminoso ha perso molto tempo, fortunatamente la mamma non la sgrida, però vuole sapere dove è andata.
Tina racconta alla mamma il suo incontro con la lucciola che non voleva rispondere e mai riusciva a raggiungere.
Allora la mamma le spiega: "Tu non hai visto una lucciola, quella era una stella, le stelle sono blocchi infuocati giganteschi e lontanissimi, che a noi appaiono come delle piccole luci, devi sapere che le cose grandi, se viste da lontano sembrano piccole, e le cose piccole da vicino appaiono grandissime".
Tina ascolta la mamma attentamente, è felice quando le racconta cose nuove ed interessanti come questa.

Il giorno successivo, Tina ritorna all’aperto e vede un fiore che si trova molto lontano ma è grandissimo.
Tina è stupita, crede di aver capito ciò che la mamma le ha spiegato la sera precedente, invece quel fiore è proprio gigantesco, ma è anche molto lontano.
Vola verso il fiore e mentre si avvicina, esso appare sempre più grosso.
Quando lo raggiunge si accorge che è un fiore con i petali gialli e corti con un grande cerchio grigiastro nel mezzo.

Tina si posa sul fiore e vede un bruco che sta riposando vicino a lei, così lo saluta dicendo: "Buongiorno Signor Bruco, come sta?".
"Io sto bene grazie, e lei Signorina?", risponde l’insetto.
Tina dice: "Anch’ io sto bene, Signor Bruco, ma non capisco su che strano fiore siamo capitati".
In quel momento il fiore che stava sotto le zampette della lucciola si muove e la fa quasi cadere.
Il bruco, che capisce lo stupore dell’amica, spiega: "Devi sapere che questo fiore si chiama Girasole, perchè durante il giorno si rivolge sempre verso il sole, è per questo che adesso lo hai sentito muoversi, ogni tanto lui si gira e la sera poi, quando il sole tramonta, china la testa per riposare meglio; questi semini grigi dove siamo appoggiati sono molto buoni da mangiare".
"E’ vero!", esclama Tina, "sono buonissimi!", così dicendo si sgranocchia un pezzetto di seme e ne stacca un altro per portarlo alla sua mamma.
Mentre parte per tornare nella sua tana, saluta il suo nuovo amico che continua a masticare tranquillamente il suo seme di girasole: "Arrivederci signor Bruco, e grazie!". "Di nulla, lucciolina, torna a trovarmi!" risponde il Signor Bruco.

Tina porta alla mamma il pezzetto di seme di girasole e le racconta la storia di come il girasole ruoti tutto il giorno intorno a se stesso per ammirare il sole e scaldarsi beato ai suoi raggi.
La mamma è felice che Tina abbia imparato qualcosa di nuovo e si fa aiutare dalla sua piccina a preparare un delizioso sformato di seme di girasole da gustare per cena.


Ritorna alle favole di Rosalia

Ritorna alla pagina principale