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Questa storia è un copione teatrale ispirato dalla lettura di "Grammatica della
Fantasia" di G. Rodari e dalla teoria dei colori di Luscher. E' stata più volte
messa in scena da bambini dai 4 ai 7 anni e utilizzata per progetti "Arcobaleno"
sul tema della multirazzialità.
di
C’era una volta un paese tutto blu, ma proprio tutto, latte blu, bambini blu, scuole
blu, cani blu, alberi blu, insomma tutto completamente blu. In questo mondo di un solo
colore regnava un signore che si chiamava Bludovino.
Un giorno mentre il re stava nel suo castello blu a fare, con i ferri, una sciarpa blu
per l’inverno, il filo s’impigliò da qualche parte; credendo che fosse il suo
gatto blu che giocava Bludovino disse: "AZZURRINO, LASCIA STARE IL MIO GOMITOLO, EHI
MA QUANTO PESI, ADESSO TI FACCIO FARE UN BEL CAPITOMBOLO" e diede uno strattone
fortissimo.
All’altro capo del filo non c’era, però, il suo gatto Azzurrino, ma uno strano
personaggio tutto completamente giallo.
Il re esclamò "CHI SEI? NON SAI CHE QUESTO E’ UN MONDO BLU, TU QUI NON CI PUOI
STARE". Il ragazzo rispose "BUONGIORNO IO MI CHIAMO PASTROCCHIO, MI SONO PERSO
TRA LE FIABE E SONO CAPITATO QUI, CREDO CHE MI FERMERÒ UN PO’ DI TEMPO".
Bludovino, che non stava fermo dalla rabbia, gli urlò contro: "DEVI ANDARE VIA,
QUESTO E’ IL PAESE BLU E SOLO QUELLI BLU POSSONO STARE". Pastrocchio, divertito,
disse: "IO NON SONO BLU, MA NON FACCIO MALE A NESSUNO PERCIO’ RESTO".
Bludovino, azzurro dalla rabbia, urlò: "GUARDIE". Delle guardie armate
arrivarono in tutta fretta e sull’attenti chiesero: "COMANDI?"; il re
ordinò: "PRENDETE QUEL PASTROCCHIO GIALLO E FATEGLI UN BEL BAGNO BLU".
Con quel sistema credeva di cambiare le cose, ma le guardie eseguirono l’ordine,
misero Pastrocchio in una vasca e cominciarono a mettere dentro "SAPONE BLU! SHAMPOO
BLU, BAGNOSCHIUMA BLU" e via a strofinare, mentre Pastrocchio urlava: "MI FATE
IL SOLLETICO...EHI L’ACQUA E’ TROPPO CALDA...ORA TROPPO FREDDA".
Infine presero un phon blu e lo asciugarono, poi dissero al re: "ECCO SIRE, COME CI
AVEVA ORDINATO".
Il ragazzo si tirò fuori della vasca, pulito e profumato ma ancora tutto...GIALLO.
Bludovino non stava nella pelle dalla rabbia; scacciò le guardie: "ANDATE VIA,
BUONI A NULLA E CHIAMATEMI LE LATTAIE". Le guardie scapparono a gambe levate e subito
dopo arrivarono le venditrici di latte.
Non appena le vide il re blu disse loro: "PORTATEMI SUBITO UNA BOTTIGLIA DI QUEL
LATTE BLU SPECIALE". Le lattaie chiesero: "QUELLO SUPER BLU, CHE ABBIAMO USATO
PER QUEL TURISTA BIANCO?"; il re fece segno di sì e le ragazze uscirono dalla reggia
e tornarono poco dopo con una bottiglia molto particolare.
Bludovino porse la bottiglia a Pastrocchio e disse con fare suadente: "BEVI, SARAI
STANCO, QUESTO TI TIRERA’ SU".
"GRAZIE", rispose il ragazzo giallo, "AVEVO PROPRIO SETE".
Diede una sorsata gigantesca, poi sentì uno strano rumore nella pancia, fece due giri su
se stesso, ma si ritrovò ancora tutto...GIALLO.
Il povero re Bludovino, celeste dalla rabbia, fece un ultimo disperato tentativo;
mandò via tutti: "ANDATE VIA, NON VOGLIO PIU’ VEDERE NESSUNO". Le lattaie
corsero via spaventate e mentre Pastrocchio curiosava qua e là per la reggia, Bludovino
prese la sua pistola che spruzzava vernice blu e la mise al posto della cornetta del
telefono; poi si nascose e fece squillare l’apparecchio.
Pastrocchio, curioso come pochi si avvicinò al telefono, poi gridò "EHI, DI CASA
SQUILLA IL TELEFONO"; nessuna risposta gli fu data allora pensò bene di rispondere
lui, così prese la pistola-cornetta e disse "PRONTO?" e in quel momento
Bludovino fece scoppiare la pistola a vernice blu.
Pastrocchio spiccò un salto, scappò fuori della stanza e quando rientrò aveva un
orecchio gigante, ma era ancora tutto giallo.
Bludovino se ne andò sconsolato a tentare di trovare una soluzione, mentre il nostro
amico giallo iniziò a curiosare nelle stanze dell’enorme castello. Vai di qui, vai
di là si trovò di fronte ad una porta dove c’era scritto "LA STANZA SEGRETA DI
BLUDOVINO". Pastrocchio entrò e si avvicinò ad uno strano baule, chiuso con un
grande chiavistello.
In quel momento degli enormi ragni lo circondarono...."DOVE CREDI DI ANDARE...ORA DI
TE NE FACCIAMO UN BEL BOCCONE!".
Il povero Pastrocchio supplicò "NON MANGIATEMI RAGNETTI BELLI, FARO’ PER VOI
QUALSIASI COSA". I giganteschi insetti dissero "NON SAI CHE E’ PROIBITO
AVVICINARSI AL SEGRETO DI BLUDOVINO?"
Il ragazzo rispose "IO MI CHIAMO PASTROCCHIO E SONO CURIOSO DI SAPERE PERCHE’
QUI E’ TUTTO BLU". I ragni cambiarono discorso "QUESTO E’ UN SEGRETO
CHIUSO NEL BAULE, MA ORA, SE NON VUOI ESSERE MANGIATO DEVI ENTRARE IN QUEL BUCO E PORTARCI
UN LIBRO CHE CI E' CADUTO DENTRO"
"VA BENE, MA POI MI LASCERETE IN PACE, D’ACCORDO?" I ragni annuirono e
Pastrocchio si infilò in uno stretto cunicolo, dopo un po’ usci fuori con un grosso
libro. "HO TROVATO SOLO QUESTO!", disse dando il volume agli animali.
"FINALMENTE, ERAVAMO STANCHI DI MANGIARE SEMPRE MOSCHE E ZANZARE, QUESTO E’ IL
LIBRO SU COME CUCINARE LA PASTA, ADESSO SI’ CHE SI MANGIA...MA ORA VATTENE PRIMA CHE
TI TROVI BLUDOVINO"
"ARRIVEDERCI RAGNONI" salutò Pastrocchio uscendo, mentre i ragni se ne
tornarono dentro le loro ragnatele, pronti per una bella scorpacciata di spaghetti.
Intanto un rumore si udì dall’esterno del castello: erano arrivati gli amici
colorati di Pastrocchio, da tutte le storie colorate, pronti per aiutarlo e così fecero
la loro entrata sulla scena: "SIGNORE E SIGNORI I PIU’ SIMPATICI E COLORATI
AMICI DI PASTROCCHIO" declamò il presentatore.
Così uno ad uno tutti i personaggi colorati si presentarono:
"SONO IL SOLDATINO DI STAGNO E ROSSO E’ IL MIO COLORE, CHE PER GLI INNAMORATI
E’ QUELLO DELL’AMORE".
"SIAM TRE PICCOLI PORCELLIN, SIAMO TRE FRATELLIN, SIAMO ROSA E BIRICHIN COME DEI
SIMPATICI BAMBIN".
"ECCOCI QUA! DELLE FIABE SIAMO LE VECCHIETTE, BUONE, CATTIVE E ANCHE STREGHETTE, DI
MARRONE COLORATE SIAMO, COME LA TERRA SULLA QUALE VIVIAMO".
"INFINE TOCCA A NOI, I BAMBINI DI TUTTI I COLORI, CHE PASTROCCHIO VOGLIAMO AIUTARE
QUESTO PAESE DI NUOVO A COLORARE...AVANTI...TUTTI INSIEME: PERCHE’ IL GIALLO, IL
VERDE, IL BLU SOLI NON SIANO PIU’"
Così gli amici di Pastrocchio colorarono con la loro allegria il paese tutto blu.
Ma quando si udì arrivare Bludovino tutti scapparono a gambe levate: era pur sempre un
re!
Il signore tutto blu entrò nella stanza gridando: "NON E’ POSSIBILE, CI SONO
COLORI DAPPERTUTTO, QUEL PASTROCCHIO MI HA DAVVERO STANCATO!".
In quell’istante sbucò il nostro amico giallo che andò senza paura proprio da
Bludovino e con fare deciso gli disse: "ADESSO BASTA, NON HAI ANCORA CAPITO CHE TANTO
NON C’E’ NIENTE DA FARE! ORAMAI SEI IL RE DI UNA STORIA DOVE TUTTI I COLORI SONO
AMICI E NON LITIGANO SOLO PERCHE’ SONO DIFFERENTI".
Rispose il Re "A ME PIACE IL REGNO TUTTO BLU E NON VOGLIO SENTIRE ALTRE PAROLE".
Allora Pastrocchio disse: "FACCIAMO UN PATTO, CHIAMIAMO TUTTO IL POPOLO DEI BAMBINI E
CHIEDIAMO LORO COSA PREFERISCONO".
Bludovino, convinto della sua vittoria, esclamò: "VA BENE, MA SE I BAMBINI
SCEGLIERANNO IL BLU, TU E I TUOI AMICI COLORATI VE NE ANDRETE PER SEMPRE!"
"AFFARE FATTO!", rispose Pastrocchio il quale chiamò a raccolta i partecipanti
della storia.
Quando tutti furono alla presenza di Re Bludovino, egli fece la domanda: "CARI
AMICI, VOLETE LASCIARE LA STORIA DI QUESTO BEL COLORE BLU O PREFERITE TUTTI QUEI MISERI
COLORUCCI?"
Senza esitare tutti i bambini risposero: "VOGLIAMO TUTTI I COLORI!"
Pastrocchio gongolante si avvicinò a Bludovino e disse: "ORA DEVI LIBERARE I COLORI
DALLA TUA CASSA MAGICA"
"E VA BENE", rispose il re blu, prese la sua chiave magica e aprì il baule dove
teneva prigionieri tutti i colori della storia e cominciò a distribuirli a tutti i
presenti che felici, finalmente, da quel giorno ebbero sempre storie colorate di colori
diversi.
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