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di
Era una domenica primaverile.
Tra folti alberi cullati da una leggera brezza e fiori dai colori vivaci e dal profumo inebriante, si trovava un lago dalle splendide acque turchine.
Lì vivevano, felici e tranquilli, pesci dai variopinti colori che trascorrevano le loro giornate giocando, scherzando e mangiando le
molliche di pane che i bambini del paese vicino portavano loro ogni giorno.
Purtroppo, però, da qualche tempo, si era presentato un problema molto grave: erano arrivati anche lì i PESCATORI! Infatti, proprio loro,
provvisti di canne da pesca, ami ed esche, cercavano di procurarsi gli ingredienti per un buon pranzetto.
Giusto quella domenica un pescatore, cercando di far abboccare all'amo qualche pesce, preparò un'esca molto
allettante. All'improvviso, sentì tirare la canna così forte che dovette chiamare i suoi amici per farsi aiutare.
"Amici, ho preso un pesce molto grosso, non riesco a tirarlo da solo, venite ad
aiutarmi!"
E gli amici, lasciate le loro canne da pesca, andarono in suo aiuto. Tira la canna di
qua, tira la canna di là, venne fuori dal lago un pesce così grosso che già si pensava ad una deliziosa zuppa ma, appena il pesce fu lasciato un
pò al sole, incominciò a sbriciolarsi tutto!
Ebbene sì, cari amici, i pesciolini del lago, stanchi di scappare per non essere mangiati, avevano
preso in giro i pescatori: avevano costruito un pesce con le molliche di pane. I pescatori, pieni di vergogna, non tornarono più a pescare nel lago
e i pesciolini poterono ritornare a trascorrere le loro giornate felicemente.