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di
Un giorno, proprio in mezzo al prato, vide un
bellalbero di ciliegie, grande e imponente, che aveva un taglio sulla corteccia
dalla quale fuoriusciva un liquido vischioso, come fosse colla.
Arilla, che era molto curiosa, volò sopra un ramo dellalbero, per cercare di capire
che cosa fosse quella strana sostanza.
Lalbero disse : "Ciao, io mi chiamo Celestino e tu chi sei?" Arilla si
spaventò perché credeva che lalbero stesse dormendo, non si aspettava che le
parlasse.
"Io mi chiamo Arilla e sono una coccinella, volevo sapere che cosa ti sta uscendo
dalla ferita" chiese lei.
Lalbero rispose: "E un medicamento che la mia corteccia produce da sola
proprio per farmi guarire".
"Ohhh!!! - esclamò Arilla meravigliata - posso toccarla?".
"Si, stai attenta però a non incollarti che poi non ti stacchi più!" la
avvisò lui gentilmente.
La coccinella provò a toccare il fluido
vischioso, ma subito le si incollarono le zampette, che quasi non riusciva più a staccare
da Celestino.
Provò e riprovò, alla fine ci riuscì e spiccò il volo salutando il suo nuovo amico,
così, ancora un po appiccicosa, potè tornare dai suoi amati fiori.
Per primo ne vide uno con i petali gialli e vi si posò sopra, lo annusò apirandone il
profumo come faceva di solito, poi lo salutò mentre partì per una visita ad un altro
fiore di colore viola, successe allora che un po di colore giallo del fiore
precedente rimase incollato alle sue zampette.
Quando si posò sulle bellissime corolle viola, rimasero dipinti come per magia, alcuni
cerchietti gialli lasciati dai suoi piedini, e quando se ne andò sui fiori arancio,
questi rimasero colorati di macchie viola.
In questo modo tutto il prato preferito da
Arilla, divenne un arcobaleno di colori e, visto dallalto, sembrava la tavolozza di
un pittore un po pazzo.
Era uno spettacolo magnifico e Arilla volò un po più in alto del solito, per
vedere meglio il suo prato così trasformato.
In quel momento arrivò unape che si
chiamava Frolla, era conosciuta da tutti perché aveva fama di essere un po
dispettosa.
Appena vide quello spettacolo meraviglioso, lape Frolla decise che quei fiori così
unici dovevano diventare suoi, e cominciò a strapparne le corolle per raccoglierli.
Arilla corse subito incontro allape per fermarla, impedendole così di rovinare
tutto il suo prato, ma Frolla non ne volle sapere di lasciar i fiori in pace e continuò a
strapparli, nonostante le proteste della coccinella.
Litigarono per un po di tempo finchè lape, essendo la più forte delle due,
colpì unaluccia della coccinella che si mise a piangere urlando per il dolore.
Arilla gridava così forte che spaventò Frolla tanto da farla fuggire, e tutti i petali
che aveva tolto ai fiori, nel parapiglia, caddero per terra.
Arilla, che ora stava un po meglio,
raccolse i petali da terra e li intrecciò fra di loro, ricavandone un bellissimo tappeto
multicolore, poi andò a cercare lape perché voleva fare la pace.
La trovò che stava piangendo nel suo alveare, dove abitava da sola perché nessuno voleva
vivere con un animaletto dispettoso come lei.
Le diede il tappeto dicendole che era un regalino per lei.
Lape, meravigliata dalla bontà della coccinella, si pentì sinceramente di aver
rovinato il bel prato della sua nuova amica.
Arilla e Frolla si promisero eterna amicizia, facendosi compagnia per sempre, vivendo
tante altre avventure insieme ai loro amici fiori.