Ritorna alla pagina principale



UN VIAGGIO ALL'EQUATORE

di

Arianna


Sono a casa, in un freddo pomeriggio d’autunno, intenta a guardare la TV, ma ecco squillare il telefono: sto per dire "pronto", ma subito...
- Congratulazioni! La Caty Viaggi vi ha scelti per andare a fare un viaggio all’Equatore! Si parte domani per un week-end da sogno!
Subito corro dai miei genitori che già sanno tutto e li aiuto a far le valige. Il giorno dopo, alle due di mattina, si sente lo strombazzare di un autobus e, frettolosamente, ci precipitiamo giù per le scale; saliamo sull’autobus per andare all’aereoporto di Falconara.
Finalmente, prima di salire sull’aereo, con gioia esclamo: - Il mondo è mio!! E partiamo.

Dopo molte ore, lo sballottamento di una Jeep mi risveglia; mi guardo intorno: ai due lati della strada di terra battuta s’innalzano delle fitte vegetazioni di canneti che attirano molti moscerini e zanzare abbastanza grandi che cercano di pungermi.
Finalmente giungiamo in una radura dove il sole penetra a malapena perchè coperto dai grandi e maestosi alberi di circa sessanta metri. Ad un certo punto compare, dalla fitta vegetazione, un signore che dice:
- Salve, sono Jones, la vostra guida; non preoccupatevi, con me, è tutto sotto controllo!
Ma secondo me non dice il vero: sembra un ragazzo piuttosto imbranato! Per cominciare ci dà i vestiti adatti per un esploratore: ci fa indossare un casco da cacciatore beige, una canottiera mimetizzata da militare, dei pantaloncini corti altrettanto da militare trattenuti da un cinturone di cuoio con incluso un coltellino e una frusta da "Indiana Jones", infine degli anfibi neri.
Si parte in perlustrazione; le liane sono aggrovigliate disordinatamente sugli alberi dove "volano" piccole scimmiette e dove si appoggiano pappagalli variopinti e tucani dal becco giallo; il sottobosco è pieno di cespugli e piante carnivore che aspettano la loro preda.
Torniamo all’accampamento verso l’ora di cena; la mamma e il babbo hanno portato dei panini e un po’ d’acqua, poi ci corichiamo nei sacchi a pelo.
- Io farò la guardia di notte - dice Jones, ma subito si corica anche lui.
Il mattino seguente mi risveglio prima di tutti e, per giocare un pò, afferro lo specchietto di mamma e...... - AAAAAHHH!!!! Ho una tarantola sulla testa!! Con freddezza la tolgo con la frusta , ma ancora si sente...
- Aiuto!! - Mi precipito nella tenda di Jones: è stato morso da un serpente, fortunatame non velenoso. Chiamo i miei genitori e dico loro di sorvegliarlo mentre io vado a raccogliere l’erba medicinale. Mi faccio strada tagliando le canne con il coltello e finalmente ecco le erbe che sto cercando; però non mi accorgo che sono vicino alle sabbie mobili e ci casco dentro. Cerco di tenermi al ramo di un albero che subito si spezza, ma proprio quando sto per annegare..... lo squillo del telefono mi
risveglia: - Pronto?
- Congratulazioni!! Avete vinto un viaggio all’Equatore!
- Ma vacci tu all’Equatore!!!
Chiudo il telefono e mi ficco sotto il letto.

 


Ritorna alle favole dei piccoli visitatori

Ritorna alla pagina principale