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LO SCOIATTOLO, IL GATTO E L'ANGELO

di

Viola, Francesca e la mamma


C'era una volta, anzi adesso c'è perchè adesso? ora ve lo racconto, sono in montagna, dalla mia finestra vedo un albero grande come il cuore della mia sorellina, e in quest'albero un buco, grosso, dentro c'è uno scoiattolino che fa capolino piano piano e con gli occhietti guarda, prima di uscire che non ci sia un brutto gatto pronto a saltargli adosso. Ma ad un tratto cosa vede lo scoiattolo, una castagna, come è lontana e ha paura, che il gatto sia proprio lì, vicino a quella castagna.

Ma spostiamoci verso il gatto, è vero, è nascosto dietro un cespuglio e punta la castagna, e si stropiccia le zampe "umh fra poco arriverà lo scoiattolo farà per agguantare la castangna e io zacchete gli piomberò sopra e lo mangerò tutto intero" ma il gatto non pensa una cosa che spesso gli animalini più piccini sono i più furbi, e non si fanno mangiare da un gatto qualsiasi e riescono anche a resistere ad una castagna. Ma purtroppo non hanno spesso una via di uscita, hanno fame e quella è l'unica castagna e devono scegliere, o morire di fame o morire in bocca al gatto.

I giorni passavano, lo scoiattolino aveva fame sete, ma sapeva che se usciva di lì il gatto l'avrebbe mangiato. Sembrava che tutto dovesse finire, ma ecco una luce in cima all'albero, un agioletto apparve all'uscita della grotta, tese una mano allo scoiattolino e l'accompagnò alla castagna, il gatto rimase impietrito, non osò muoversi, un angelo pensò un angelo che si scomoda per un misero animaletto? e allora capì che si deve sempre dare all'altro almeno una possibilità di prendere la sua castagna se poi fallisce allora morirà.


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