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SENTI CHI PARLA A SCUOLA

di

Arianna


Finalmente! Non ne potevo più di vedere tutti quei bambini a scrivere e graffiare sopra di me come se fossi un foglio dei loro quaderni! Finalmente è estate! Viva l’estate!...

Oh scusatemi, non mi sono presentato. Sono un banco della IªE, precisamente di una ragazzina che si chiama.... Come si chiama? Boh!
Va bene, non fa niente, sono il banco di quella lì.
Mi ricordo che durante l’anno scolastico mi scarabocchiava sempre! Mio Dio che tempi duri che erano quelli! Già che sono malridotto, così pieno di dediche, disegnini e date fatte con la punta del compasso (ahi che dolore!) ci si mette pure questa pestifera che mi scarabocchia con la matita e mi fa il solletico.
Ma allora mi volete proprio morto! Tutto diverso per il banco di Michela che non ha nemmeno un graffio; solo capolavori fatti da lei con la matita. Ce li avessi io!...

Sicuramente il più presuntuoso di tutti è certamente il banco dell’insegnante: odioso!
Si vanta sempre di essere il migliore perché è più grande, non ha un graffio, è di un altro colore ed ha pure un cassetto. Poi quando arrivava la professoressa Corvaro si riempiva di orgoglio nell’ospitare il suo registro personale, il suo astuccio, e spiava volentieri i risultati delle pagelle.
Quello che mi chiedo è: si sarà preso una cotta per lei? Lasciamolo oziare quello lì e pensiamo ad altro.

Mi ricordo che questa ragazzina, mentre mi lavorava bene bene con i suoi disegnini diceva: "Sai, se il mio banco si mettesse a parlare, quante prediche mi farebbe per come lo tengo? Però sono fortunata perchè questo non accadrà mai! I banchi non possono parlare."
Eh, mia cara, come vedi so parlare benissimo invece, ma purtroppo alla scuola dei banchi ci hanno insegnato a non parlare con le persone; ancora non ho capito il perchè, ma se la polizia ti becca che disobbedisci, c’è la pena del riciclaggio. Credo che convenga obbedire.

Questa bambina che mi è capitata per ultima è la più pestifera di tutti, anche se non mi graffia con il compasso. Sembra una santarellina a vedersi, ma quando meno te lo aspetti, eccola lì a chiacchierare con gli altri compagni. E pensare che fra tre mesi dovrò lottare ancora con altri marmocchi. Mi viene da soffocare! Va bene, ancora c’è tempo, è il primo minuto delle vacanze estive.

.....Un momento, sento dei passi che si dirigono verso l’aula; non mi dirai che..... Oh no, è lei! Zitti tutti!

"Ah, eccolo qui il mio cappellino dei Simpson, proprio sotto il banco! Che fortun......AHI!! Ma chi è stato a pestarmi un piede? Qui non c’è nessuno. Oh, ma che importa, quello che conta è uscire subito da qui! Ciao !....."

Oh, finalmente è andata via, e quel pestone era per come mi ha tenuto!


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