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PIRINPINPIN

versione ferrarese di

Nonna Beppa

 

C'era una volta un bambino a cui piacevano tanto le pere che la gente del paese lo chiamava Pirinpinpin. Vicino al paese, viveva anche una cattivissima strega che mangiava i bambini.
Un giorno la vecchia strega passò sotto il pero dove Pirinpinpin si stava facendo una scorpacciata di frutta e disse:
- Pirinpinpin, buttam zò un prin (Pirinpinpin buttami giù una perina);
il bambino rispose:
- no bruta vecia, che t'am vò magnar (no, brutta vecchia perchè mi vuoi mangiare)
Pirinpinpin buttò una pera che cadde a terra rompendosi. La vecchia continuò ad insistere e il bambino scese dall'albero. La vecchia strega lo prese e lo mise nel sacco.
Tornando a casa alla vecchia scappava la cacca, si fermò e allora Pirinpinpin dal sacco cominciò a urlare: "che puzza, vai via" e la vecchia si allontanò. Per fortuna passava un contadino che lo liberò e mise al suo posto il suo cane.
Quando la vecchia tornò, prese il sacco e lo portò a casa dove l'aspettava la figlia Cateretta, che non era molto sveglia. La strega aprì il sacco, da dove uscì il cane arrabiatissimo che le diede un morso nel naso e scappò.

Il giorno dopo la strega, con un bel cerotto sul naso tornò sotto l'albero di pere e trovò il goloso Pirinpinpin che mangiava. Questa volta Pirinpinpin scappò sui rami più alti, ma erano troppo sottili, si ruppero e cadde giù, dove la vecchia strega velocissima lo rimise nel sacco. Tornando a casa, alla vecchia scappava la cacca, ma questa volta non si fermò. A casa c'era Cataretta che preparava il pentolone; la strega disse alla figlia: metti Pirinpinpin nell'acqua bollente mentre io vado al gabinetto dietro casa. Pirinpinpin cominciò a dire alla ragazza che lui era bravissimo a tagliare la legna, se gli apriva il sacco avrebbe fatto tutta la fatica al posto suo.
Cateretta che non era una volpe, si lasciò convincere dal furbo bambino, aprì il sacco e Pirinpinpin appena uscito diede uno spintone a Cataretta e la buttò nel paiolo, poi svelto, uscì e corse sul tetto.
La strega tornò, e tutta soddisfatta prese un forchettone per sentire se il bambino era cotto a puntino. Pirinpinpin dal tetto cominciò a prenderla in giro dicendo:
- Cucù cucù, ti tiè li zò cat magni to fiola e mi son chi su. (Cucù tu sei li giù che mangi tua figlia, e io son qui su)
La vecchia disperata, cercò di liberare la figlia, ma le fiamme attaccarono il suo vestito. La strega bruciò con la casa, Pirinpinpin scappò via, liberando il paese dalla vecchia che mangiava i bambini.
 


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