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STORIELLE IN RIMA


A differenza delle filastrocche, queste storielle hanno un filo conduttore e si propongono anche finalità educative.


Le storielle che stravolgono il senso comune divertono il bambino e lo educano per contrasto all'importanza del filo logico.

CANZONE ALLA ROVESCIA

Sapevo una canzone alla rovescia,
alla diritta non la so cantar:
mi levai una mattina era di sera
presi la falce e me ne andai a vangar.
        D'in sull'uscio montai su una quercia
        e giù ciliegie cominciai a mangiar;
        venne fuori il padron di quelle mele
        e mi disse: lascia star le mie cipolle.
Avessi tanti occhi e tanto fiato
quante delle tue noci t'ho mangiato.
Avessi tanto fiato e tanti occhi
quant'ho mangiato io dei tuoi finocchi.
 

TRUCCI PAZZERELLA

Trucci trucci cavallucci
per le vie degli italiani;
incontrai una fontanella
e mi ci lavai le mani.
Pesca e ripesca
vennero su tre pesche;
le portai a monsignore,
monsignore non c'era.
C'era il cuoco che friggeva le frittelle;
me ne diede una,
la misi sopra il banco,
il banco era rotto
e sotto c'era un pozzo;
il pozzo era forato
e sotto c'era un prato;
il prato era fiorito
di tante mammolette da marito.
Una filava, una tesseva,
una faceva i capelli di paglia
da portare alla battaglia.
La battaglia è cominciata
Rosolina si è ammalata;
è ammalata di dolore
chiama subito il dottore;
la sua mamma la mette a letto
le dà un confetto
e sta zitta lì.
 

TRUCCI SENSATA

Trucci trucci cavallucci
chie è che va a cavallo?
Il re del Portogallo.
Chi lo porta?
La cavalla zoppa.
Chi l'ha azzoppicata?
La stanga della porta.
Dov'è la porta?
L'ha bruciata il fuoco.
Dov'è il fuoco?
L'ha spento l'acqua.
Dov'è l'acqua?
L'ha bevuta la capra.
Dov'è la capra?
L'hanno scorticata.
Dov'è la pelle?
A far le caramelle.
Per darle a chi?
Al mio bambino che mi sta a sentire.
 


Alcune storielle propongono implicitamente o esplicitamente un tema educativo per suggerire comportamenti corretti.

IL FIORE E LA NUVOLA

Una goccia, o nuvoletta
sitibondo un fior gridò
or non posso ho troppa fretta
gli rispose e via passò
chino al suol che umor gli nega
il meschino inaridì
al mendico che ti prega
non risponder mai così.
 

ACQUA E SAPONE

Martino piange a lavarsi la faccia,
perché, dice, l'acqua è troppo ghiaccia;
se gli diciamo: lavati le mani,
risponde sempre: aspettiamo domani.
A parlargli di sapone
scappa più che a parlargli di veleno;
la sua nonna lo chiama un capo ameno,
ma noi lo chiameremo un sudicione.
 

I PULCINI IMPRUDENTI

Tre pulcini andando a spasso
incontrarono una volpe
che venendo passo passo
leggiucchiava il suo giornale.
"Buonasera Signorina",
disser subito i piccini;
"Buonasera miei carini;
e di bello che si fa?"
"Poiché mamma è andata fuori
siamo usciti dal pollaio;
vogliam fare un po' i signori
e girar di qua e di là"
"Bravi, bravi, ma davvero?
Voglio stringervi la mano"
sì dicendo si appressò:
glù glù glù se li mangiò.
 


Altre storielle sollecitano la sensibilità e la partecipazione del bambino nei confronti di situazioni altrui che non lo coinvolgono direttamente.

IL GRILLLO E LA FORMICA

C'era un grillo in un campo di lino
la formicuzza gliene chiede un filino.
        Disse il grillo: "che cosa ne vuoi fare?";
        "calze e camicie: mi voglio maritare".
Disse il grillo: "lo sposo sarò io";
la formicuzza: "sono contenta anch'io".
        Era fissato il giorno delle nozze,
        due fichi secchi e due castagne cotte.
Andarono alla chiesa a mettersi l'anello;
cadde il grillo e si ruppe il cervello.
        La formicuzza corse verso il mare:
        cercar l'unguento pel grillo medicare.
Quando fu là, laggiù vicino al porto,
venne la nuova: il grillo era morto.
        La formicuzza dal grande dolore
        con le zampine si trafisse il cuore.
Quattro grillini vestiti di nero
presero il grillo e lo portarono al cimitero.
        Quattro formichine vestite di bianco
        presero la formica e la portarono al campo santo.

 

LA CORNACCHIA DEL CANADA'

C'era una volta un corvo innamorato da far pietà
di una cornacchia bella che era nata nel Canadà
ma la cornacchia bella si rideva di quell'amor
perché era innamorata di Cecchino il cacciator.
        Eh, bella bella bella la storiella del cacciatore
        che si mette a far l'amore con la cornacchia trallerallà.
        Eh, bella bella bella ragazzini venite qua
        a sentire la storiella della cornacchia del Canadà.
Un giorno la cornacchia stava ferma sopra un pino
mentre il corvo su per l'aria le strizzava l'occhiolino;
ma la scimmia, la civetta non gli volle dare il cuor
perché sotto tra l'erbetta c'era Cecco il cacciator.
        Eh, bella bella bella la storiella del cacciatore
        che si mette a far l'amore con la cornacchia trallerallà.
        Eh, bella bella bella ragazzini venite qua
        a sentire la storiella della cornacchia del Canadà.
Al fine il matrimonio era tutto combinato,
quando un giorno la cornacchia pascolava in mezzo al prato
sul groppone di una carogna e Cecchino di là passò;
il corvo l'abbagliò: lui tira e l'ammazzò.
        Eh, bella bella bella la storiella del cacciatore
        che si mette a far l'amore con la cornacchia trallerallà.
        Eh, bella bella bella ragazzini venite qua
        a sentire la storiella della cornacchia del Canadà.
 

 

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